mercoledì 27 novembre 2013

Piacenza: Cementi Rossi e Tecnoborgo, storie di cementifici e inceneritori

Il primo articolo è dedicato ad una questione tutta piacentina, di città.

A metà novembre 2013 è balzata agli onori della cronaca la notizia che il Gruppo Cementi Rossi ha ottenuto un parere positivo ad una modifica non sostanziale dell'AIA. La modifica prevede che l'impresa possa bruciare copertoni e altre gomme, in sostituzione di combustibili tradizionali.

Il parere è stato concesso dalla Provincia di Piacenza, in seguito a Conferenze dei Servizi a cui hanno partecipato tutti gli Enti interessati.

Non conosciamo tutti i passaggi che la procedura ha previsto, ma proviamo comunque a riassumere in breve le idee..  almeno le ultime, sulla base di quanto la stampa riporta.

La premessa: Provincia di Piacenza (centro destra), Comune (centro sinistra), Tecnoborgo (area centro sinistra).

A seguito della pubblicazione sui quotidiani locali, la prima reazione è stata quella, un po' scomposta, del Partito Democratico, che con un comunicato stampa sul sito provinciale se la prende con la Provincia lamentando 

"CEMENTIROSSI - TECNOBORGO: DALLA PROVINCIA, DUE PESI, DUE MISURE? "
(link)

Sostanzialmente attacca la controparte politica ipotizzando una "valutazione di impatto politico" tale per cui la Provincia avrebbe agevolato il privato e "boicottato l'inceneritore" (di sinistra). 

E' una lettura poco raffinata politicamente ma sembra essere, almeno nella testa del "cittadino qualunque" che non ha interessi di parte, l'interpretazione più comune..! 

A stretto giro arriva ovviamente la risposta della Provincia (ricordiamo centro destra), che chiede le scuse pubbliche dal PD e dal Sindaco di Piacenza in particolare:


A questo punto cosa deve pensare il suddetto "cittadino qualunque"..? Chi ha ragione? Ognuno avrà la sua idea politica in realtà.. e quindi propenderà per l'una o l'altra versione. 

Noi ci chiediamo invece il perché lo scambio politico debba ridursi a contare quanti favori ha una parte rispetto all'altra.. quante caramelle ho io e quante ne hai tu.. Si discute tanto di dialettica politica, di derive al populismo, ma poi si casca sempre su questioni estremamente reali e, nemmeno a volerlo sottolineare, di interessi economici.. che non interessano le persone nel loro quotidiano.

Secondo noi il problema non è che Cementi Rossi ha ottenuto un aumento (o no) del quantitativo di materiali da bruciare, e Tecnoborgo no.. 

Il problema è proprio nel bruciare! 

La combustione effettivamente toglie il problema dalla vista.... come negarlo? Ma come la "Legge della conservazione di massa" ci insegna, forse già dalle scuole medie, senza bisogno dell'Università, "tutto si trasforma ma nulla si distrugge".

Quello che prima era un sacchetto di plastica, o un copertone, o quello che più vi pare, mediante il fuoco si scinde in molecole più semplici, diventa per la maggior parte gas che se ne esce dal camino e in minor parte un residuo solido (polveri, ceneri) che si deposita in filtri o al fondo. In realtà, per dovere di cronaca, esistono anche composti che sfuggono ai filtri e scappano dal camino, chiamate polveri primarie non filtrabili e polveri secondarie... ma questo lo approfondiremo in altro articolo.

Ma perché mai la priorità della politica non è mai tutelare la salute di chi li vota?

Infine un modesto suggerimento ad ARPA, che dall'operazione riceverà qualche migliaio di Euro. Per tentare di mantenere o aumentare la credibilità agli occhi dell'ormai famoso "cittadino qualunque", che non va negato è un po' minata da alcune uscite di questi giorni, perchè non duplicare quanto nella vicina provincia di Parma è già attuato? La piattaforma tecnologica ARPA EMR non dovrebbe differire troppo da Sezione a Sezione..

Parliamo del portale "http://www.arpa.emr.it/monitorem/", che permette a chiunque abbia a disposizione un computer di accedere e verificare quali sono le aziende degne di interesse ambientale e le loro emissioni.

Sarebbe un piccolo sforzo ma un enorme risultato! Facciamoci un pensiero..